Ernia del disco:
Curala con l'Ozonoterapia
-senza farmaci nè chirurgia-

Terapie per l’Ernia Discale:
Cosa sono le Discopatie?
Per discopatia si intende una sofferenza discale ossia una patologia a carico dei dischi intervertebrali. I dischi intervertebrali sono soggetti a malattie, a degenerazione e a piccole lacerazioni [….]
Cosa sono le Ernie Discali?
L’ernia del disco, è una fuoriuscita del nucleo polposo contenuto all’interno della capsula fibrosa del disco intervertebrale. L’ernia del disco può essere distinta in base al grado di fuoriuscita del nucleo [….]
Come trattare l'ernia?
Chi prova questo dolore ha solo un pensiero: come stare meglio!
Farmaci? Intervento Chirurgico? Ozonoterapia?
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Cosa sono le discopatie?
Per discopatia si intende una sofferenza discale ossia una patologia a carico dei dischi intervertebrali.
I dischi intervertebrali sono soggetti a malattie, a degenerazione e a piccole lacerazioni. Le vertebre sono separate da dischi composti da cartilagine e sono costituiti da una parte esterna fibrosa (Anulus Fibroso) ed una interna gelatinosa (Nucleo Polposo) che ammortizza lo shock del peso e dei movimenti.
Le discopatie rappresentano la maggiore causa di “mal di schiena” o più propriamente dei dolori lombari, dorsali o cervicali. Si tratta di una malattia molto dolorosa e invalidante, che colpisce prevalentemente i giovani e gli adulti tra i 30 e i 55 anni. Circa il 70-80 % della popolazione è affetta da patologia lombalgica e cervicoalgica e di questa un gran numero dovute ad ernia del disco.

Cosa sono le ernie discali?
Molto spesso il fenomeno può aggravarsi tanto da degenerare in una ernia del disco, ossia in una fuoriuscita del nucleo polposo contenuto all’interno della capsula fibrosa del disco intervertebrale.
L’ernia del disco può essere distinta in base al grado di fuoriuscita del nucleo:
- ernia contenuta: quando il disco presenta una sporgenza circoscritta nel canale vertebrale senza rottura del legamento longitudinale posteriore;
- ernia estrusa, da non confondere con la protrusione discale: è una vera e propria ernia che rompe le fibre dell’anulus fibroso ed il legamento longitudinale posteriore rimanendo, seppur in parte, “attaccata” al disco dal quale origina;
- ernia espulsa o migrata: quando vi è rottura dell’anulus fibroso e fuoriuscita nel canale vertebrale di materiale discale che perde quindi contatto con il disco di origine, potendo migrare in alto o in basso nel canale midollare.
E’ importante non confondere l’ernia discale con la protrusione discale. Quest’ultima, infatti, consiste nello schiacciamento delle fibre dell’anulus da parte del nucleo polposo, senza fissurazione o rottura dell’anulus stesso. Quest’ultimo, sotto la spinta del nucleo polposo, protrude parzialmente nel canale midollare, senza dare origine ad una vera e propria ernia discale e senza determinare una compressione importante sulle radici nervose e/o il midollo in esso contenuti.
L'ernia del disco: che dolore!
L’ernia del disco è una delle cause più frequente di dolore alla schiena
Se provi un dolore martellante, acuto, intenso e invalidante è quello che può essere provocato dalle discopatie. Ti accompagna di giorno e di notte, ti impedisce di svolgere le tue attività quotidiane senza riuscire, anche solo per un attimo, a dimenticartene. Il dolore viene provocato dalla così dette radicolite, ovvero l’infiammazione della radice nervosa dovuta alla compressione che esercita l’ernia su di essa.
Quali sono le zone più colpite dell'ernia del disco?
L’ernia discale può coinvolgere ogni parte della colonna vertebrale, vediamo insieme quali sono i tratti colpiti più frequentemente:
- Ernie Discali Lombare/Lombosacrale: 65%
è la parte deputata a supportare maggior peso corporeo, gli spazi più colpiti sono L4-L5 e L5-S1 - Ernie Discali Cervicali: 25%
gli spazi più colpiti sono compresi tra C4 e C7 - Ernie Discali Dorsali: 10%
gli spazi più colpiti si trovano nel tratto compreso tra D8 e D11
Quali sono i sintomi di una ernia discale?
I sintomi dell’ernia del disco si manifestano clinicamente in relazione alla regione anatomica colpita ed in relazione alla grandezza e alla dinamica della fuoriuscita del materiale discale.
Si avvertano dolori vertebrali, cervicali, dorsali o lombari a seconda della sede dell’ernia ed eventuali disturbi da compressione delle strutture nervose che si trovano nel canale vertebrale. Le ernie più frequenti sono soprattutto quelle lombari, poi quelle cervicali e infine le dorsali. Molto frequenti i casi di ernie multiple.
La fase iniziale (I° fase) è caratterizzata da una sindrome irritativa e dolorosa, la II° fase subacuta con manifestazioni deficitarie, ovvero danno sensitivo e/o motorio a carico delle radici nervose o del midollo compresso dalla fuoriuscita del nucleo polposo (l’ernia discale). Questa compressione è la causa della sofferenza radicolare con irritazione a distribuzione nel rispettivo metamero, inoltre può determinare un quadro di conflitto vascolare acuto -con danno ischemico centromidollare- o cronico -con comparsa di gliosi reattiva-.
Solitamente i sintomi dell’ernia del disco lombare e lombosacrale, una delle ernie più frequente, inizia con una lombalgia acuta, spesso associata a sciatalgia. Nella maggior parte dei casi si ha una guarigione naturale… purtroppo però in un lasso di tempo non indifferente.
Sintomi Ernia del disco Lombare / Lombosacrale:
- dolore lombare acuto spesso associato a sciatalgia
- deficit neurologici, come la perdita di forza e sensibilità
- disturbi di sensibilità, motilità, trofismo e riflessi agli arti inferiori
Sintomi Ernia del disco Cervicale:
- dolore cervicale (fase iniziale irritativa)
- cervicobrachialgia
- dolore alle spalla, le braccia e le mani
- dolori precordiali e scapolari
- disturbi di sensibilità, motilità, trofismo e riflessi agli arti superiori
Sintomi Ernia del disco Dorsale:
- dolore dorsale
- dolore intercostale
Irradiazione Ernia del Disco
tratto cervicale

Irradiazione Ernia del Disco
tratto cervicale, dorsale e lombosacrale

Irradiazione Ernia del Disco
tratto lombosacrale

Irradiazione Ernia del Disco
L5/S1 Sciatalgia

Come trattare un'ernia del disco?
Chi prova questo dolore ha solo un pensiero: come uscirne fuori? Ed è proprio qui il problema: come trattare l’ernia del disco? Da tempo conosciamo l’utilizzo dei farmaci fino ad arrivare all’intervento chirurgico. Il nostro obbiettivo è quello di ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo di farmaci e di evitare l’intervento chirurgico ove possibile.

✅ L’Ossigeno Ozonoterapia:
Il trattamento con ossigeno-ozono delle varie discopatie (ernie discali, protrusioni ecc), è diventato col passar del tempo una metodica molto affidabile, sicura ed estremamente efficace per chi ne soffre. Tanto che ad oggi risulta uno dei trattamenti non invasivi più utilizzato.
La maggior parte dei pazienti trattati per discopatie rispondono brillantemente, la percentuale di successo risulta all’incirca 85%, risulta invece migliorativa in altri 5% evitando comunque l’intervento chirurgico.
La terapia è minimamente invasiva, totalmente naturale e praticamente indolore, per altro con pochissime controindicazioni .
❌ I farmaci:
I farmaci non curano l’ernia del disco, alleviano solo i sintomi e resterebbe comunque la causa. Inoltre non sono una soluzione a lungo termine e provocano inoltre una serie di effetti collaterali.
I farmaci più utilizzati sono inizialmente i FANS e i miorilassanti che, come tutti i farmaci possono essere utilizzati per un periodo limito di tempo. A seguire si utilizzano i cortisonici che sono però controindicati per alcune patologie come per esempio diabete, fino al utilizzo di oppioidi nei casi più ristii, nessuno privo di effetti collaterali e di conseguenza, come già detto sopra, con limite di tempo nel loro utilizzo. Si raccomanda sempre di consultare il proprio medico prima di utilizzare qualsiasi farmaco.
❌ L’intervento chirurgico:
Fino a qualche anno fa ai pazienti afflitti da ernia discale veniva consigliata l’intervento chirurgico, ma oggi non è più così. Oggigiorno l’intervento chirurgico è l’ultima cosa da provare, quando le terapie conservative, come l’ozonoterapia, non hanno avuto un riscontro positivo.
La chirurgia del rachide non è esente da complicanze intra- e postoperatorie, come tutti gli interventi chirurgici.
Le principali complicanze sono:
- persistenza del dolore successivamente all’intervento
- lacerazione della dura madre
- le lesioni durali
- le infezioni
- la discite (una infezione del nucleo polposo del disco intervertebrale)
- le recidive di ernia discale
- l’instabilità rachidea iatrogena
- il danno alle radici nervose
- le complicanze vascolari immediate o tardive
- ascesso epidurale
- meningiti
- sindrome della cauda equina
- fibrosi perineurale
- aracnoidite
- pseudomeningocele
- sindrome post-discectomia / sindrome da fallimento chirurgico spinale
- instabilità vertebrale
- spondilosi e spondilolisi
- peggioramento del deficit motorio e/o sensitivo
- simpathetic reflex dystrophy
- …….
Complessivamente l’incidenza delle complicanze operatorie, se in mani esperte, è pari al 4-6%, il rischio di recidive al 3-5%, mentre il rischio di mortalità a 30 giorni dall’intervento varia tra 0,5 e 1,5 per 1.000 pazienti operati.
Ozonoterapia: i Benefici della terapia con Ozono

L’ossigeno ozonoterapia è una innovativa metodologia medica sempre più diffusa che, grazie agli effetti benefici dell’ozono, permette di trattare in maniera naturale moltissime patologie come discopatie (ernie del disco, protrusioni, lombosciatalgie, sciatica, mal di schiena), artrite, fibromialgia, ischemia, herpes zoster, …. l’elenco delle patologie trattabili con ozono è lungo.
I suoi benefici sono davvero sorprendenti, gli effetti sono dimostrati e sicuri con effetti collaterali minimi e prevenibili.
Si va dall’effetto antibatterico, anti-fungino, germicida, agli effetti rigeneranti e antiossidanti della tecnica, fino agli effetti antinfiammatori e analgesici dell’ozonoterapia.
I principali benefici dell’ozono sono imputabili alle azioni che questa tecnica favorisce:
Azione Antinfiammatoria
agisce contro il dolore e l’infiammazione
Azione Analgesica
l’ozonoterapia è una delle tecniche mediche più naturali e più efficaci per trattare le manifestazioni dolorose di varia natura e origine
Rigenerazione Osteoarticolare
motivo per il quale l’ozonoterapia applicata a Ernia Discale, Reumatismi Articolare, ecc. porta a grandi miglioramenti!
Ossigenazione Cellulare
l’ozonoterapia favorisce il rilascio e l’utilizzo dell’ossigeno corporeo
Migliora il microcircolo
l’ozonoterapia per capillari e insufficienze venose è una dimostrazione del fatto che non c’è bisogno di distruggere per trattare queste patologie!
Azione Germicida
azione fungicida, antibatterica ed antivirale; praticamente non c’è microrganismo che resiste all'ozono!
Azione Immunostimolante e Immunomodulante
Azione Antiossidante
il paradosso antiossidante dell’ozonoterapia
Azione Antietà / Anti-age
per organi interni e della pelle
Ozonoterapia: vie di Somministrazione

Le tecniche e le vie di somministrazione con cui si può somministrare l’Ozono nell’Ossigeno-Ozonoterapia sono numerose e variano in base alla patologia da trattare. Oltre la tecnica, o una combinazione di tecniche, varia anche la concentrazione e la quantità di Ozono somministrato. Le tecniche più applicate sono Infiltrazioni, Insufflazioni e la Terapia Sistemica.
Via di somministrazione Ozonoterapia Ernia del Disco: Infiltrazione intramuscolare paravertebrale.
Le terapie con Ossigeno-Ozono per via intramuscolare vengono prevalentemente utilizzata nel trattamento delle discopatie (come lombosciatalgie, protrusioni, ernia del disco, e dei “conflitti disco-radicolari” in genere).
Benefici e modalità di applicazione:
- Azione Anti-Infiammatoria, Miorilassante e Antidolorifca.
- Solitamente è indolore e non procura alcun fastidio. Si può avvertire un senso di gonfiore e di peso sulla parte trattata che persiste per alcuni minuti. Nel tratto cervicale può essere leggermente più fastidioso
- Nell’85% dei casi il paziente risponde brillantemente a questa terapia, in un’ulteriore 10% le condizioni del paziente migliorino notevolmente evitando comunque l’intervento chirurgico
- N° di sedute: da 10 a 15; il miglioramento inizia dalla 4°-5° seduta
- Cadenza bisettimanale, nelle fasi più avanzate della terapia si può passare alla frequenza settimanale
- L’ago utilizzato è quello per le comuni intramuscolari nei glutei, il gas va somministrato molto lentamente per evitare qualsiasi fastidio
- La tecnica intramuscolare può essere anche associata a quella sottocutanea
- Infiltrazione Intramuscolare Paravertebrale (cioè ai lati delle vertebre, circa 2 cm al lato delle spinose in corrispondenza della radice nervosa sofferente)
- Effetti Collaterali: vagali, praticamente assenti
- Dopo alcune settimane l’ozono-ossigeno terapia induce la disidratazione del tessuto e una diminuzione del volume dell’ernia, che elimina la compressione sulle radici dei nervi con conseguente riduzione del dolore.
- Utile 2 sedute di richiamo ogni 6 mesi
Ozonoterapia & Effetti Collaterali

La tecnica di Ossigeno Ozono Terapia è una pratica molto sicura e praticamente priva di rischi o effetti collaterali degni di nota o rilevanti se viene praticata e applicata correttamente da un medico esperto nella tecnica!
La terapia viene praticata senza l’utilizzo di farmaci, inoltre NON esiste allergia all’ozono!
Tuttavia è fondamentale affidarsi a un professionista serio.
Ozonoterapia & Controindicazioni

Sono poche le condizioni che possono limitare la pratica all’Ozonoterapia:
- Favismo (G6PD)
- Gravidanza
- Disordini della coagulazione non controllati
- Patologia cardio-vascolari acuta in atto